Dalla prima edizione del 22 aprile 1970, ogni anno una manifestazione che coinvolge circa un miliardo di persone in quasi 200 nazioni
L’Earth Day, in italiano “Giornata della Terra”, è una ricorrenza annuale istituita nel 1970, epoca in cui la sensibilizzazione verso la salvaguardia dell’ambiente e del pianeta cominciava a riscuotere l’interesse generale. Anche se forse oggi può sembrare strano, considerato il negazionismo climatico che caratterizza l’attuale amministrazione statunitense, l’idea da cui scaturì la celebrazione della Giornata della Terra appartiene ad un politico americano ed è interessante ripercorrere la storia che ha portato a quella che è divenuta la più grande manifestazione ambientale del pianeta, in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia.
Dall’idea di un senatore americano
L’intuizione iniziale fu del senatore Gaylord Nelson, che durante la sua carriera aveva sviluppato una forte agenda personale e politica verso la protezione ambientale per la quale s’impegnò in prima persona. Nel 1969, mentre era in volo dopo aver visitato i paesaggi californiani devastati a causa di un'enorme fuoriuscita di petrolio, lesse un articolo sui dibattiti organizzati da studenti e docenti universitari per sensibilizzare i campus sulla guerra del Vietnam e si domandò quale sarebbe stato l’impatto se centinaia di college in tutto il Paese avessero ospitato contemporaneamente dei dibattiti sull'ambiente, analogamente a quanto succedeva per il tema della guerra.
La forza dal basso e il supporto dei media
Nelson ventilò quest’idea in un discorso tenuto a Seattle il 9 settembre 1969 davanti ad un gruppo di ambientalisti alle prime armi e, di nuovo, sei giorni dopo ad Atlantic City. La proposta rimbalzò in tutto il Paese anche grazie ai giornali e nel giro di pochi mesi l'idea era diventata un evento nazionale sostenuto dal basso da milioni di persone.
L'11 novembre 1969, Nelson e il suo staff annunciarono che il 22 aprile 1970 - data scelta per adattarsi meglio ai programmi universitari tra le vacanze di primavera e gli esami finali - sarebbe stato il giorno di quello che chiamarono il “National Teach-In on the Crisis of the Environment” (“Dibattito nazionale sulla crisi ambientale”). La copertura della stampa si intensificò per tutto l'inverno e la primavera del 1970 tanto che diversi giornali e riviste, come Life, Newsweek, Time e molti altri, assunsero reporter per coprire il nuovo settore ambientale. La proposta di Nelson ottenne infatti sia il sostegno della cittadinanza sia la pubblicità nazionale grazie all'ampia attenzione dei media. Nella manifestazione che diede il via alla Giornata della Terra si riunirono milioni di persone e in quell’occasione prese vita anche il moderno movimento ambientalista americano.
Un tema ampio e trasversale
Nelson aveva le idee chiare sulla portata della questione ambientale: credeva fermamente che un'agenda ambientale dovesse includere sia la natura che la società, come ribadì anche nel suo discorso pubblico tenuto a Denver in Colorado in quell’ormai storico 22 aprile 1970 dove sottolineò il fatto che quando si parla di ambiente si deve necessariamente includere il tema della povertà, della fame e del degrado urbano.
In questo mezzo secolo i movimenti ambientalisti e della giustizia sociale hanno fatto parecchia strada, anche grazie all’impulso iniziale dato da Nelson, il quale fu estremamente orgoglioso della risposta della nazione: “La Giornata della Terra ha funzionato grazie alla risposta spontanea della base. Non avevamo né il tempo né le risorse per organizzare i 20 milioni di manifestanti che hanno partecipato da migliaia di scuole e comunità locali. Questa è stata la cosa straordinaria della Giornata della Terra. Si è organizzata da sola”.

Sabato 26 aprile - Cultura Contadina e infoSOStenibile per un laboratorio alle DueTorri di Stezzano
Sabato 26 aprile l’associazione Cultura Contadina in collaborazione con infoSOStenibile animerà il pomeriggio presso il Centro commerciale “Le due torri” di Stezzano. L’evento prevede un’attività laboratoriale per bambini e bambine dalle 15:00 alle 18:00, dal titolo “E’ ora di piantarla!”. I piccoli partecipanti potranno conoscere il valore della Giornata della Terra e fare un’esperienza diretta. Avranno infatti la possibilità di scegliere un seme tra quelli proposti dagli esperti dell’associazione Cultura Contadina, piantarlo in un vasetto e ricevere tutte le istruzioni per potersene prendere cura una volta portato a casa. Diffondere semi, recuperare e preservare le varietà più antiche sono infatti alcuni degli scopi di Cultura Contadina, un’associazione nata nel 2014 per contribuire alla salvaguardia della biodiversità e dell’ambiente che ci circonda. Con i semi, viene diffusa anche la buona pratica di coltivare in autonomia cibo sano e nutriente. Infatti, secondo il pensiero su cui si fonda l’associazione, l’autoproduzione è molto importante: specialmente in questo periodo di cambiamento climatico e crisi alimentare è essenziale avere la possibilità di produrre e disporre di prodotti sani e naturali. Si può farlo curando un orto o dei vasi sulle terrazze, in particolare coltivando varietà che nel tempo si sono adattate spontaneamente e permettono di adottare modalità rispettose dell’ambiente. Conoscere i semi e le tecniche consente di eliminare i concimi chimici e i diserbanti, molto utilizzati nelle culture classiche della grande distribuzione, e ottenere così cibo migliore e ricco di tutti i valori nutrizionali, grazie al fatto che il consumo può avvenire immediatamente dopo la raccolta.
Cultura Contadina inoltre, come si evince dal nome, si prefigge lo scopo di valorizzare la cultura del mondo rurale, la cui conoscenza ormai non è più un patrimonio condiviso, specialmente tra le giovani generazioni che raramente sono a diretto contatto con il mondo agricolo. Alla base c’è la convinzione che divulgando questa filosofia si possa contribuire a un futuro migliore, restando in stretto contatto con la natura che ci circonda, la nostra principale fonte di vita.

La Giornata della Terra in Italia
Earth Day Italia è una onlus che ha sviluppato una piattaforma di comunicazione per l’Ambiente e gestisce progetti con l’obiettivo di creare una rete di dialogo tra le realtà impegnate per la sostenibilità. Tra le iniziative legate alla prossima Giornata della Terra propone:
Villaggio per la Terra – Allestito nelle giornate dal 10 al 13 aprile a Roma nei giardini di Villa Borghese, è l’evento principale dell’impegno italiano per le celebrazioni dell’Earth Day e prevede un programma fitto di eventi e celebrazioni, incontri istituzionali, forum, spettacoli e un villaggio dedicato ai più piccoli con laboratori ludici e didattici.
villaggioperlaterra.it
#OnePeopleOnePlanet – La maratona multimediale di Earth Day Italia è nata dall’impossibilità di organizzare il Villaggio per la Terra a causa della pandemia e si è affermata come un esempio di condivisione e partecipazione. In onda il 22 aprile per 12 ore di diretta streaming su RaiPlay, con le storie di impegno e di amore per la Terra.
onepeopleoneplanet.it
Concerto per la Terra – Dal 2008 in occasione dell’Earth Day decine di artisti e testimonial, nazionali e internazionali, si sono alternati sul palco per sensibilizzare il pubblico sulle importanti tematiche ambientali. Quest’anno i protagonisti saranno i Tiromancino che il 3 aprile saliranno sul palco dell’auditorium della Nuvola di Fuksas a Roma.
Per aggiornamenti e approfondimenti, si può visitare Earthday.it, la testata giornalistica di Earth Day Italia che dà voce a chi si spende quotidianamente per la tutela del Pianeta.