Mettiamo la transizione ecologica ...in Comune!
Le amministrazioni comunali rappresentano un livello cruciale e rilevante per attivare le tante azioni che favoriscono il cambiamento
Forse nemmeno i sindaci o gli assessori sono consapevoli di quanto siano importanti e strategiche le scelte dei singoli comuni nell’incidere su questioni apparentemente al di fuori dalla loro portata, come il tema dell’insostenibilità del nostro modello di società e di economia. Inquinamento, cambiamento climatico, fonti fossili, società consumistica, logistica, consumo di suolo, biodiversità: come può un singolo comune influire su tendenze tanto globali? E’ più facile pensare che la transizione ecologica ed energetica sia un processo che debba essere affrontato e gestito a livello di istituzioni nazionali o internazionali, di grandi aziende e multinazionali, lasciando di conseguenza i livelli più bassi, come i comuni o i cittadini, con pochi margini di influenza.
Al contrario, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica è un fenomeno talmente complesso che le spinte che vengono innescate dal susseguirsi di tante azioni singole e dal basso possono portare a modificare l’intero assetto economico, influenzando con i propri comportamenti le stesse scelte che vengono effettuate a monte dalle grandi aziende o dalle grandi istituzioni. Se è vero che la somma delle azioni individuali di tanti cittadini fanno la differenza anche a livello macro economico e sociale, allora un’amministrazione comunale, un assessore, un funzionario pubblico deve pensare che la propria scelta di politica pubblica vale come un moltiplicatore esponenziale di azioni individuali: la portata del cambiamento che induce un amministratore comunale nella cittadinanza attraverso le politiche pubbliche rappresentano una leva con un potenziale enorme e sicuramente sottovalutato.
Lungi dalla errata sensazione di poter esercitare solo una scarsa influenza, i comuni, ma anche i cittadini stessi che possono spingere il proprio comune a intraprendere specifiche iniziative, possono davvero fare la differenza in innumerevoli settori. Piccoli cambiamenti che però possono indurre a catena altrettanti cambiamenti, che poi divengono nuove abitudini e nuovi stili di vita, di consumo, di mobilità, di attenzione ad aspetti prima ignorati. Gli ambiti su cui intervenire sono i più diversi e ciascuno può portare valore e consistenza al percorso della conversione ecologica delle nostre società.
Ecologia e Rifiuti
Tra le iniziative ecologiche comunali più conosciute e forse più facilmente identificabili, ci sono quelle relative alla gestione dei rifiuti. Famosa è ormai la classifica annuale dei Comuni Ricicloni che misura l’efficacia con cui un comune persegue la raccolta differenziata, ma anche la riduzione nel suo complesso della quantità di rifiuti prodotta.
Al fine di evitare di creare rifiuti inutili sono basilari i Centri del riuso. I Comuni che si sono attivati per avviarne uno sul proprio territorio sono in grado di ridurre la quota pro capite di rifiuto prodotto dai propri cittadini: tale servizio permette, infatti, di conferire oggetti ancora utilizzabili che altrimenti le persone, anche quelle più attente e sensibili, non potrebbero far altro che trattarli come rifiuto poiché, di fatto, è difficile trovare in poco tempo altre persone a cui tale oggetto potrebbe servire.
La gestione di rifiuti particolari come oli, sughero, bioplastiche sta migliorando sempre più, ma su alcune tipologie di materiale c’è ancora molta strada da fare. A tal proposito, studiare ciò che altri comuni hanno già fatto è una strategia molto utile per gli amministratori che vogliono migliorare la transizione ecologica del proprio comune.
Mobilità
Pure per la mobilità è dirimente l’azione dei Comuni: in mancanza di piste ciclabili o percorsi dedicati alla mobilità slow, anche i cittadini più determinati e sensibili alle questioni ambientali sono di fatto impossibilitati a spostarsi abitualmente con la bicicletta per raggiungere il posto di lavoro o la scuola.
Un comune lungimirante e attento può fare davvero molto per la transizione verso una mobilità sostenibile e alcune azioni, come l’installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche, sono anche di facile realizzazione. Altra iniziativa che favorisce la vivibilità delle città e la conversione verso uno stile di vita meno inquinante è l’istituzione di zone pedonali e zone trenta. Ci sono città, anche molto grandi, che sono riuscite a rendere interi quartieri più vivibili e verdi chiudendo zone al traffico e piantando alberi lungo le vie, un esempio su tutti è Barcellona, ma anche Bologna in Italia e altri piccoli e grandi comuni che si stanno muovendo in tal senso.
Energia rinnovabile
Per quanto riguarda questo settore, la buona pratica più “in voga” al momento è l’avvio di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e non c’è alcun dubbio che, se l’iniziativa parte da un Comune, il processo è più agevole ed efficace ed è più facile coinvolgere un numero maggiore di cittadini e realtà locali.
Per quanto riguarda i condomini di edilizia popolare pubblica, un’altra strategia che è possibile mettere in atto è favorire la costituzione di Gruppi di Autoconsumo Collettivo (GAC): un modo che permette anche a chi è più in difficoltà e non può permettersi di investire in pannelli fotovoltaici, di essere più sostenibili ed ecologici.
Alimentazione
Sostenere i produttori agricoli locali, accogliere i mercati contadini nelle piazze cittadine, agevolare la fornitura di prodotti locali a mense scolastiche e aziendali, sono tutte possibili azioni virtuose a portata dei comuni. Pure gli orti urbani sono un’altra bella opportunità per agevolare la transizione: permette anche a chi non ha un orto o un giardino di autoprodurre cibo sano e naturale, rendere bello e produttivo un angolo del territorio, generare compost dai rifiuti organici domestici e abbassare per di più la quantità di produzione di immondizia complessiva.
Scuole e sensibilizzazione
Le giovani generazioni saranno gli adulti del futuro ed è basilare collaborare con le scuole per educare ad una cittadinanza responsabile e per divulgare una corretta informazione a favore della sostenibilità ambientale e della transizione ecologica. Ma non solo: anche la formazione continua dedicata agli adulti è fondamentale. Attraverso strumenti quali convegni, incontri, inviti alla partecipazione, creazione di occasioni di dialogo, eventi culturali e tanto altro, i comuni possono contribuire alla crescita della consapevolezza su questi temi e agevolare un confronto proficuo tra istituzione e cittadino.
Questi sono solo alcuni esempi delle tante azioni virtuose a portata dei Comuni che, se c’è una vera volontà da parte degli amministratori, possono essere messe in campo anche in tempi relativamente brevi.
Come rivista infoSOStenibile da anni cerchiamo di divulgare le iniziative positive, in modo da favorire una sempre maggiore diffusione e una sana contaminazione di buone pratiche. In questo numero abbiamo dedicato una sezione specifica ad alcuni Comuni virtuosi, sperando che sia un buon contributo e di buon auspicio alla realizzazione concreta e dal basso della inevitabile transizione ecologica.