Gesti di solidarietà quotidiana
Capita qualche volta che i bisogni quotidiani delle famiglie trovino risposte concrete, impastate di energia ed entusiasmo. Nel quartiere di Mompiano, a nord di Brescia, c’è un posto dove questo avviene dal 1998. In quell’anno nasce l’Associazione “Bimbo chiama Bimbo” Onlus da un incontro un po’ particolare tra insegnanti e famiglie della Scuola materna Agazzi e dell’Istituto Pasquali Agazzi di Mompiano e un gruppo di educatrici croate della Scuola materna Raggio di Sole (Zraka Sunca) di Krizevci, in visita a Brescia.
Dal racconto delle educatrici, testimoni dirette delle situazioni di grave disagio in cui versavano le famiglie reduci dalla recente guerra dei Balcani (1991-1995), si innesca una rete di solidarietà che dà il via a una serie di iniziative a sostegno di tali famiglie. Da allora, anno dopo anno il gemellaggio si rinsalda. L’Associazione si costituisce come Onlus nel 2004 e le sue attività si diversificano, radicandosi anche nel quartiere. A oggi i servizi attivi sono molti e i volontari che animano la sede dell’Associazione al civico 27/h di via Fontane sono sempre di più: circa 500 gli adulti e 200 i giovani. Tutti collaborano allo svolgimento delle numerose attività solidali che “Bimbo chiama Bimbo” rivolge in particolare a minori e famiglie in condizioni di disagio, spesso anche in sinergia con altre realtà territoriali.
Si tratta di svariati progetti dal carattere socioeducativo che vanno dall’iniziativa Baby Sitting Emergenza, che accoglie bambini dai 18 mesi ai 6 anni nei periodi di chiusura delle scuole per agevolare madri sole o famiglie che non possono contare su una rete parentale, all’iniziativa Centro “Zero Tre” che accoglie mamme con bambini dagli 0 ai 3 anni in un ambiente sereno e adeguato. Per i più grandicelli, di età compresa dai 6 ai 12 anni, c’è il servizio di sostegno allo studio, che offre attività di alfabetizzazione, ripasso o approfondimento didattico. C’è inoltre “Ambugiampy”, il progetto che unisce gioco e fisioterapia, per bambini diversamente abili. Prosegue poi il “Progetto Croazia”, che si articola in diverse azioni di sostegno rivolte a bambini in particolari situazioni di disagio familiare, come l’adozione a distanza e l’accoglienza durante il periodo estivo.
Ci sono anche il “Guardaroba”, un servizio di distribuzione di abiti per adulti e bambini e di accessori per la prima infanzia; il “Magazzino Alimentare” fornisce invece cibo e prodotti per l’igiene personale e della casa in situazioni di assoluta emergenza, mentre la “Porta Accanto”, un centro di ascolto di supporto quotidiano alle famiglie in difficoltà; “Pedibus”, il progetto a favore della qualità della vita del quartiere che accompagna i bambini a piedi nel tragitto casa-scuola tutti i giorni dell’anno; la “Scuola dei Mestieri”, che mira a fornire un aiuto concreto all’inserimento o re-inserimento nel mondo del lavoro tramite un percorso di formazione strutturato in tre moduli: alfabetizzazione, educazione civica e tirocinio. Un supporto a 360 gradi insomma, che cerca di rispondere alle diverse difficoltà che una famiglia può incontrare.
L’Associazione segue inoltre con cura i suoi giovani volontari, dedicando loro alcuni momenti aggregativi e formativi. Non poteva poi mancare un’attenzione particolare verso le tematiche legate alla sostenibilità ambientale e ai consumi più consapevoli. All’interno di “Bimbo chiama Bimbo” infatti si è costituito anche un gruppo Gas e a breve si realizzerà un orto sociale e didattico, con la collaborazione di “Acchiappasogni”, un gruppo di giovani che da qualche anno è attivo su questo fronte.
Angela Garbelli